Il foglio bianco l’ho conservato. C’era disegnato un cuore.
Con un pennarello rosso.
E’ tutto quel che mi è rimasto di quel luglio del ’99.
I ricordi, certo…
Follonica, giornate lente e noiose. Caldo, mare, sabbia.
La banalità dell’estate.
Poi lei. Lentiggini, pelle chiara e Matteo, un bambino di tre anni.
Successe come sempre succede.
“Furono baci, furono sorrisi”…
Ma sono ingannevoli e fragili gli amori estivi, come i castelli sul bagnasciuga.
Quindici giorni, meno tre che passò con il marito quando venne a prenderla.
La salutai nel parcheggio, avevo il cuore pieno.
Sapevamo entrambi che non ci saremmo rivisti.
Al rientro, in albergo, sul tavolo, trovai una scatola molto ben confezionata.
Conteneva una bottiglia di Bricco dell’uccellone del ’96: un’annata delle migliori, una rosa e un foglio con un cuore rosso.
Nient’altro.
(GiulioMorra – fotografo)
Pubblicato il 17 Aprile, 2020