Ricordo che un giorno, durante un Vinitaly, Maurizio Zanella mi chiamò per dirmi che Giacomo Bologna mi aspettava allo stand Braida: bisognava correre, c’era da presentare un nuovo vino.
Appena arrivai mi misero addosso un grembiule di pelle con la scritta Bricco dell’Uccellone e mi diedero in mano una bottiglia di grande formato di questo vino.
Lo assaggiai e intuii che il Bricco dell’Uccellone avrebbe avuto un significato importante. Era un grande vino. Infatti salvò la Barbera.
Mi dicevano sempre che non capivo nulla di vino, e infatti io capivo l’uomo dietro al vino: Giacomo era il re, tutti gli altri sono arrivati dopo. Mi manca moltissimo, per me era un come un secondo padre dopo il mio padre naturale. Il terzo era Veronelli.
Nella famiglia Bologna respiro ancora oggi la magia, l’umanità, la comprensione, l’umiltà che appartennero a Giacomo.
(Sergio Mosconi – Enoteca Re Carlo Alberto)
Pubblicato il 20 Marzo, 2019