Raffaella Bologna è stata proclamata vignaiola dell’anno 2018.
Il giornalista Luciano Ferraro e il sommelier Luca Gardini hanno nominato Raffaella Bologna “Vignaiola dell’anno” per questa quinta edizione della guida “I migliori 100 vini e vignaioli d’Italia” del Corriere della Sera (in vendita da venerdì 23 marzo nelle edicole insieme al quotidiano).
“Vignaiolo dell’anno” è Federico Carletti (Poliziano), “Vignaiolo resistente” è Salvatore Geraci (Palari) mentre il titolo di “Una vita per il vino” è andato a Richard Geoffroy di Dom Perignon.
Qui l’articolo di Aldo Grasso.
«Mi son sicuro che se el Deo Padre, in la persona invece de imparárghelo al Noè, tanto tempo dopo, sto truco meravigióso de schisciáre l’üga, de trar foeura el vino, ol ghe l’avesse insegnát subito, fin dal prinzipio, all’Adamo, subito, prima dell’Eva, subito!… non sarésmo in sto mundo malarbéto, sarésmo tuti in paradiso, salüt!» «Malarbéto», nel grammelot di Dario Fo, significa maledetto, il resto si capisce, è molto facile: il vino ci avrebbe reso tutti migliori, se sperimentato subito nell’Eden.
Le storia e l’anima
Tuttavia, ogni volta che sfoglio la guida all’eccellenza di Luciano Ferraro e Luca Gardini, «I migliori 100 vini e vignaioli d’Italia», edizioni Corriere della Sera, 2018, mi sembra di fare un salto in paradiso, in mezzo alle persone migliori, dove il «nettare degli dei» è servito con l’eleganza che il posto richiede. La singolarità di questa guida è che i vini non sono mai disgiunti da chi li fa. Ogni vino è una storia, dietro ogni bottiglia c’è l’anima composita del viticoltore, agricoltore e artista, lavoratore e sognatore. Il suo fascino consiste proprio nelle storie che racconta. Il vino è cultura, tradizione, rito. Il vino è segno di un’identità che nasce dal rispetto delle varietà, è linguaggio, è cerimonia: il suo miracolo sta proprio nell’atto del ricordare, del legarsi a una radice. Scrivono i due autori: «Sottrarre il vino al suo destino di ennesimo prodotto della cultura di massa, all’indistinto frastuono del linguaggio tecnico (quindi specialistico e per questo incomprensibile ai più) è l’obiettivo di questa guida. Arrivata alla sua quinta edizione, vuole fornire tracce per percorsi possibili, alla scoperta delle persone celate dietro le etichette. 100 storie del vino, il distillato inebriante degli ultimi cinque anni di interviste, visite, assaggi, incontri. 100 vignaioli diversi, dall’ultimo discendente di una nobile casata al giovane che riscatta la storia famigliare segnata dalla mezzadria. Con la passione come filo conduttore».
Pubblicato il 18 Marzo, 2019