Su Feel Wine Teller si parla di Braida e della famiglia Bologna: “Una storia d’amore e di sogni”.
Tutto inizia da un gioco, e precisamente quello del pallone elastico che nella prima metà del novecento il bisnonno Giuseppe era solito praticare con grande successo nella piazza della chiesa del paese, da lì il soprannome “Braida” divenuto poi il nome dell’azienda così come la conosciamo. All’epoca Giuseppe con la moglie Caterina gestiva lo storico “Bar degli amici” nella piazzetta del paese, un bar-trattoria dove si sviluppa il sogno del figlio Giacomo: creare dei vini di qualità da esportare nel mondo.
Per farlo inizia a studiare, e a viaggiare… da sempre subisce il fascino dei cugini d’oltralpe francesi e a questi si dedica per capire dove migliorare.
Quando Giacomo prende in mano le redini dell’azienda negli anni ’60 avviene qualcosa di magico: la sua è una personalità sopra le righe, non si accontenta più di dedicarsi a una produzione classica secondo i canoni che tutti adottavano all’epoca ma decide di affinare le tecniche per portare i suoi vini a un livello superiore.
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Pubblicato il 27 Febbraio, 2019