Avevo da poco ceduto la mia attività da artigiano vetraio in quel di Tortona, in provincia di Alessandria, quando intrapresi la mia carriera di imitatore come attività prevalente.
Se non ricordo male era il 1996. Muovevo i primi passi in Tv. Erano gli anni in cui interpretavo l’allora magistrato Antonio Di Pietro a Striscia la Notizia su Canale 5: fui il primo inventore di quella imitazione. Subito dopo venne quella dello chef Gianfranco Vissani, che mi portò non poca notorietà, sopratutto negli ambienti enogastronomici e fu proprio durante una mia esibizione all’Albèisa ad Alba, in un talkshow condotto da Paolo Massobrio, che conobbi il dottor Paolo Frola, nelle vesti di uno strampalato cantautore che si dinoccolava in canzonette surreali; cantava una canzone dedicata ai tergicristalli e un’altra su un introvabile primario, certo professor Ghia. L’amico Paolo qualche mese dopo mi invitò a una cena nella trattoria “I Bologna” e nelle cantine Braida a Rocchetta Tanaro. Quella sera arrivai accompagnato dalla mia fidanzata Michela, che ora è diventata mia moglie. Eravamo timidissimi, vista anche la giovane età, ma Frola ci fece entrare subito in sintonia con gli altri commensali. Così conobbi Edoardo Raspelli, Giorgio Calabrese, Oscar Prudente ed ebbi l’onore di cenare al fianco del grande Bruno Lauzi, con il quale si innescò una sorta di gara di barzellette; feci le mie imitazioni più riuscite per tutti e conobbi anche Giuseppe e Raffaella Bologna, i simpatici titolari.
Assaggiai e apprezzai, oltre che alla buona cucina, anche il Bricco dell’Uccellone. Ne portai via con me anche una bottiglia, omaggiata dai titolari insieme a una di Monella. Trascorremmo una serata meravigliosa all’insegna del divertimento, del buon cibo e del buon vino.
Ancora oggi, quando entro in un ristorante in giro per l’Italia per i miei spettacoli live e mi capita di scorgere in bella mostra questa Barbera di Rocchetta Tanaro nella sua celebre bottiglia, ne chiedo un calice al cameriere e dopo un sorso torno indietro con la mente e non tarda il mio chitarrista, il Maestro Sandro Picollo, a dirmi: “Sì, lo so, me l’hai già raccontato un sacco di volte, hai bevuto il Bricco dell’Uccellone con Lauzi e Frola eccetera eccetera”.
Che volete, i bei ricordi non si scordano mai… Auguri Bricco dell’Uccellone per i tuoi trent’anni!!!
(Mister Voice alias Claudio Lauretta)
Pubblicato il 16 Aprile, 2020