“Bun dabon”

Giacomo mi apparve in estate. Era una notte di giugno e sul campo da “football” in terra battuta della parrocchia di Portacomaro, dove si disputavano le serate finali di un agguerrito torneo notturno calcistico, lui irruppe sul vialetto inghiaiato del campo con una rombante Ferrari, rossa naturalmente. Giocava la squadra del suo paese, il Rocchetta…

Storia di paese

Rocchetta, un ridente paesino delle colline astigiane sito sulla destra del Tanaro, il fiume sacro ai nebbioli e alle barbere, vantava, sino alla metà degli anni Ottanta, abitanti bizzarri, curiosi e stravaganti, ma non annoverava più adulteri di quanti se ne verifichino in tutti i paesi delle campagne italiane, né le donne di facili costumi…

Giacomo è stato, a suo modo, un rivoluzionario

Carica di simpatia, passione e voglia di vivere. Giacomo Bologna era questo e molto altro. Dalla sua cantina di Rocchetta Tanaro, con i suoi 60 ettari di viti, Giacomo è stato, a suo modo, un rivoluzionario. Ha fatto scoprire al mondo, con il suo Bricco dell’Uccellone, che la Barbera d’Asti poteva diventare un grande vino.…

Un metavino

Bricco dell’Uccellone: il vino che ha rivoluzionato il rapporto dell’uomo con la Barbera: nell’immaginazione, nella produzione, nel consumo, nell’affezione. Insomma, un metavino. (Gian Arturo Rota – Veronelli editore)